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1 Aprile 2010 Messa IN COENA DOMINI BASILICA SAN GIOVANNI IN LATERANO, ROMA eEcco come è avvenuto il recente incontro con Papa Benedetto XVI. Forse più della stretta di mano e di qualche parola, il valore dell'incontro viene dal contesto liturgico. Cosa significa incontrare il Papa nel giorno del Giovedì Santo? Santina ha vissuto tutta la sua vita con un grande rispetto ed una grande ammirazione per il sacerdozio cattolico, per il sacerdozio di suo fratello e per quello di suo figlio. Santina ha vissuto tutta la sua vita con una profonda devozione eucaristica ed ha fatto della Messa il centro della sua vita, infine mia madre ha vissuto come una serva pulendo pavimenti e lavando biancheria. Santina ha aiutato gli altri: i missionari, la parrocchia, ha pulito i pavimenti della chiesa, chi meglio di Lei conosce la dimensione del servizio? Sacerdozio, Eucaristia e Servizio sono i pilastri della vita spirituale di mamma, in queste tre colonne portanti dell'architettura della vita spirituale di Santina si inserisce in modo assolutamente armonico e lineare l'incontro con il Pontefice. Siamo in San Giovanni in Laterano, la chiesa nella quale sono stato ordinato diacono. Siamo in un'ottima posizione per la celebrazione, Mamma è vicino all'altare maggiore, proprio di fronte al corpo diplomatico e può osservare bene tutto e seguire con devozione la suggestiva celebrazione della messa in Coena Domini. Ci si avvicina dopo l'omelia il capo dei servizi di sicurezza vaticani, il dottor Giani. Mamma lo saluta con un solare sorriso! "Monsignore, è la sua mamma?" "Certo!" "Che piacere conoscerla, cosa ne dice se le faccio salutare il Papa?" Santina illumina i suoi occhi di gioia, Olinda sorride... "Dottore non vorrei disturbare". "Non si preoccupi ci penso io". Si avvicina ai gendarmi e dispone tutto perché Mamma possa essere trasportata vicino alla Cappella del Santissimo dove il Pontefice si recherà al termine della Messa per la rituale adorazione dell'Eucaristia il Giovedì santo. Scendiamo piano, piano i gradini, ci disponiamo sul percorso del Papa. Giunge la processione, Cardinali e Vescovi accompagnano il Santissimo in processione. Silenzio e preghiera nella cappella della reposizione. Anche noi preghiamo, sono commosso e in quel silenzio sussurro all'orecchio di Santina: "Mamma prega per me Gesù, affinché io sia sempre un Santo sacerdote, fedele a Lui! Mamma, è l'anno sacerdotale, prega Gesù per me!" Che bel momento. Santina chiude i suoi occhi e si raccoglie silenziosa è assorta in preghiera, quella preghiera che ogni giorno trasforma il suo volto in quello di un angelo. Santina prega per me, ne sono convinto, come ha sempre fatto e lo fa con il suo cuore buono. In quel momento non mi commuovo per l'imminente incontro con il Papa, ma per essere a fianco di Santina in preghiera, nella Basilica in cui sono stato ordinato diacono, non avrei mai immaginato momenti di raccoglimento e di preghiera simili. La commozione, come dicevo, mi fa dimenticare la presenza del Pontefice. Lentamente scorre la processione che ritorna alla sacrestia e cardinali e vescovi passano davanti a noi. Il Santo Padre esce dalla cappella è al centro del transetto, vede Santina e senza curarsi di essere in processione gira a destra verso di noi: la sua scelta la vedono tutti, si avvicina a Mamma e mi dice:E' la mamma? Sì Santità! Auguri... Una benedizione, una carezza e continua lentamente la processione lasciando nei nostri cuori quell'emozione che ormai ben conosciamo: questa è stata la nostra Pasqua e ringrazio Dio per questo enorme e bellissimo regalo. Usciamo dalla chiesa felici raccogliendo l'eredità di quattro incontri con Benedetto XVI che si sono armonicamente intrecciati con questo meraviglioso momento: il Giovedì Santo più bello della mia vita.