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La Divina Commedia di Dante Alighieri se nel periodo scolastico tedia gli studenti , non si può non amarla per tutto il resto della nostra vita. Unopera di settecento anni fa che incanta ed affascinata anche i non estimatori e che ogni sua rappresentazione sia teatrale che televisiva (Dante incontra Albertazzi, Hell in the cave, versi danzanti nellaere fosco, le letture di Roberto Benigni, Pia de Tolomei di Gianna Nannini) fa il tutto esaurito. Così è stato anche ieri dove si è potuto vedere una presenza massiccia di molti giovani alla prima del musical La Divina Commedia andato in scena al TeatroTeam di Bari a conferma che è uno spettacolo che avvicina il grande pubblico . A riportare limmortale poema di Dante sul palcoscenico ci ha pensato mons. Marco Frisina, direttore del Centro liturgico del Vicariato di Roma e maestro direttore della Cappella musicale lateranense. La Divina Commedia di Frisina che ha curato la parte musicale su libretto di Gianmario Pagano è unopera moderna che pone al centro del racconto lAmore in ogni sua forma, dallamore che muove lUniverso a quello più terreno degli uomini con tutte le fragilità che esso comporta. Certo unimpresa difficile rappresentare le cento cantiche in due ore di spettacolo, ma gli autori hanno privilegiato presentare solo alcuni dei personaggi che Dante incontra nel suo cammino quelli che fanno parte dei nostri ricordi collettivi dalle tre fiere, a Caronte, agli amanti Paolo e Francesca, al suicida Pier delle Vigne, al guerriero Ulisse, al conte Ugolino, alla dolce Pia de Tolomei, ai poeti Guido Guinizzelli e Daniel Arnaut, a Matelda, San Bernardo e Piccarda e Tommaso. Il musical è stato diviso in due atti il primo costituto dal prologo e dallInferno, mentre il secondo dal Purgatorio e dal Paradiso. Anche la parte musicale sembra essere stata ben distinta. Nel primo tempo, primeggia un suono tenebroso dando respiro ad una musica moderna che dal rock arriva a lheavy metal per dare drammaticità alla scene. A rendere il tutto più suggestivo sono state le proiezioni delle immagini tratte dai disegni di Gustave Dorè, che hanno mostrato una minacciosa selva, un inquietante fiume Acheronte, uninfuocata città di Dite, dove le luci di colore rosso hanno reso bene lambientazione. Nella seconda parte da un luogo di dolore si passa ad un luogo di preghiera. La musica cambia e si privilegia il canto gregoriano. Anche la luce si trasforma orientandosi verso i colori pastello. Tutto si trasforma quando si entra nel Paradiso si è accecati da una luce che indica la purezza e da canti di gioia pieni si sentimento e di amore verso Colui che è lAmor che move il sole e le altre stelle. Un plauso a tutti gli attori che hanno cantato brani anche di difficile interpretazione, dove alcune volte i testi erano tratti dalle terzine della Divina Commedia.. Elemento essenziale del musical le coreografie di Anna Cuocolo e Francesca Romana di Maio con un corpo di ballo composto da 12 ballerini acrobati che hanno ben interagito con lo spettacolo abbattendo anche la quarta parete, danzando tra il pubblico. La Divina Commedia. LOpera Una produzione Nova Ars Musiche di Marco Frisina Libretto di Gianmario Pagano Regia di Maursio Colombi Coreografie di Anna Cuocolo e Francesca Romana di Maio Creature fantastiche di Carlo Rambaldi Realizzazione di Sergio Stivaletti Con Cantanti : DANTE Vittorio Bari BEATRICE Mariangela Aruanno VIRGILIO Alessandro Castriota Scanderberg CARONTE/UGOLINO/TOMMASO alessio DAniello FRANCESCA/ Matelda Valentina Spreca PIER DELLE VIGNE/ARNAUT/TOMMASO Giorgio Adamo ULISSE/GUIDO/BERNARDO Alberto Lupo Janelli PIA DE TOLOMEI/PICCARDA Daniela Bulleri Per dover di cronaca, se lo spettacolo La Divina Commedia di mons. Frisina è stata una riduzione del poema del sommo poeta, lo spettacolo proposto a Bari è stata unulteriore riduzione teatrale rispetto al musical presentato nei diversi teatri sparsi sul nostro territorio, dove si è rinunciato a gran parte, se non tutta allimponente scenografia. Anna deMarzo