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«Oggi ricordiamo così tutti voi che non pensate a salvare la vostra vita, ma quella altrui». Queste le parole di monsignore Santo Marcianò, Ordinario Militare per l'Italia, nel giorno dedicato alla patrona della Marina Militare, Santa Barbara, protettrice di «coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa». Nell'omelia della Messa solenne celebrata giovedì 4 dicembre nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, un chiaro e incisivo riferimento all'emergenza umanitaria in corso nel Mediterraneo meridionale. «Ricordo soltanto quante vite umane sono state salvate dall'operazione italiana Mare Nostrum, da poco sostituita coi presidi europei. Ma anche l'Europa ha bisogno della Marina italiana, che offre servizi e al contempo insegna uno stile di rispetto e di accoglienza. Non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero. Così ha gridato Papa Francesco al Parlamento europeo, denunciando la questione migratoria come l'emergenza da fronteggiare con soluzioni politiche adeguate, ma che sappiano tener conto della dignità umana dei migranti». Alla liturgia, accompagnata dalla Banda musicale della Marina Militare e dal coro dell'Aventino, hanno partecipato numerose autorità: gli ammiragli Luigi Binelli Mantelli, Capo di stato maggiore della Difesa e Giuseppe De Giorgi, Capo di stato maggiore della Marina, insieme al personale in servizio e in congedo, alle rappresentanze degli Artiglieri, dei Trasmettitori e dei Vigili del Fuoco e alle relative associazioni combattentistiche e d'arma dei Marinai d'Italia, degli Artiglieri, dei Genieri e Trasmettitori e dei Vigili del Fuoco. «Carissimi – ha concluso il monsignore – sono consapevole di come la vostra è un'opera per la quale non vi ringraziamo mai abbastanza. Ma oggi con questa eucarestia io voglio farlo con tutto il cuore».