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Sermoneta comune di 9660 abitanti esteso tra l’Agro Pontino e i monti Lepini in provincia di Latina, Lazio, Italia. Questa zona fu popolata già in epoca arcaica. Nel suo territorio nei pressi dell'attuale abbazia di Valvisciolo sorgeva l'antica città volsca di Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide. L'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni spinsero gli abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che venne citata con questo nome già nell'XI secolo. Libero comune si sottomise ben presto alla famiglia Caetani (1297), che ne fece il centro del proprio dominio sull'intero Lazio meridionale per via della fortunata posizione sulla via Pedemontana, arteria che aveva sostituito l'Appia nei collegamenti fra il Nord e il Sud dell'Italia. I sermonetani per il controllo della strada e in particolare della dogana di passaggio sconfissero prima la città di Ninfa e successivamente la confinante Sezze. A questo periodo risalgono il borgo medievale perfettamente conservato, il castello Caetani e il Duomo. A partire dal XVI secolo con le prime opere di bonifica dell'Agro pontino e la riapertura dell'Appia la città iniziò un lento declino. Nel 1567 perse il titolo di capitale del Ducato dei Caetani, che posero la loro sede centrale a Cisterna. Ospitò Leonardo da Vinci. Nel 1928 su una parte del suo territorio, in località Doganella di Ninfa, l'Opera Nazionale Combattenti pose uno dei quartieri generali per le operazioni di bonifica dell'Agro pontino. A partire dal dopoguerra il suo centro storico ha conosciuto un pesante spopolamento a favore del suo territorio in pianura, dove sono sorte le frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i comuni di Cisterna e Latina. Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose manifestazioni culturali. Riprese video effettuate giovedì 18 giugno 2015.